Александр Пелин

Список публикаций: Il giusto equilibrio

Non imponenti mura, ma il giusto equilibrio

  Ai miei conoscenti, ma anche a me stesso, pongo spesso la domanda: perché agli uni (una persona o un popolo) interessano di più i loro simili, mentre gli altri sono piuttosto attratti da coloro che rappresentano il loro esatto contrario? Per il momento la mia risposta è questa: perché il legame con i propri simili costituisce una risposta a un timore, mentre l"interesse alla controparte costituisce una sfida dinamica.

   Gli europei che stanno costruendo la «fortezza europea» si uniscono ai loro simili e si isolano dall"Ucraina innalzando la barriera dei visti. Ciò significa che l"attuale strategia europea non rappresenta un appello, bensì una risposta alle paure. Le mie ricerche sulla dinamica dei rapporti interetnici nella regione della Transcarpazia e in Ucraina aiutano a capire gli errori globali. La difficoltà maggiore si pone all"atto del passaggio dai frammenti scientifici a una visione integrale e, non di rado, esoterica della situazione. E nel XXI secolo la riduzione del modello scientifico all"antico modello dei quattro elementi appare davvero arcaico, se non addirittura folle.

   Ciononostante le metafore dell"antico modello meritano qualche attenzione, giacché aiutano a facilitare la comprensione reciproca. Secondo queste metafore, gli europei razionali e dinamici assomiglierebbero al fuoco (Kano), i popoli emotivi e statici dell"Est, invece, al ghiaccio (Isa). Il risultato delle interazioni fra il fuoco e il ghiaccio o l"acqua (Lagus) descrive con precisione il paradigma sociopsicologico dei russi.

   L"elemento primordiale ucraino è l"aria. Gli ucraini, che il fuoco europeo riscalda maggiormente rispetto ai loro vicini orientali, sarebbero leggeri come il vento e anarchici. Non solo non costituiscono alcun pericolo per l"elemento fuoco europeo, ma gli sono addirittura indispensabili. Circa quattro milioni di ucraini, dei quali oltre 200"000 sono transcarpati, «bruciano» lavorando come stagionali in Europa. Che ne sarà di loro dopo l"introduzione del severo regime di visti nei confronti dell"Ucraina? Disoccupati che assomigliano alle acque quiete e fresche? Dubito che la fortezza europea diventi con ciò più sicura. Il fuoco europeo, privato dell"apporto d"aria, non brillerà più con altrettanta intensità. Il fuoco necessita infatti di sufficiente aria per poter riscaldare facilmente enormi masse d"acqua. Ma se l"acqua non viene sufficientemente riscaldata non vi sarà neppure sufficiente aria. È incontestabile che tre dei quattro elementi primordiali sono legate a un tutto. Il ghiaccio, in quanto quarto elemento (per i druidi), simboleggia la statica dell"Est in modo più adeguato dell"elemento terra che si riscontra nelle culture del Sud.

   Secondo l"antico modello la strategia meno promettente consiste proprio nei tentativi di riscaldare  le tradizioni dell"Est tramite la dinamica della civiltà moderna. Un"impresa che non dovrebbe essere tentata né con mezzi pacifici né, tanto meno, con l"aiuto dei missili americani Tomahawk.

   Nella Transcarpazia il problema della migrazione clandestina si diffonde di anno in anno a macchia d"olio. Fermare il flusso migratorio alla frontiera è difficile e disumano. Anche i tentativi di «lasciar congelare la Russia» o di lasciarla indebolire non aiutano a risolvere il problema.

   Il mondo costituisce un"unità più complessa dell"unità dei quattro elementi. Ciononostante, a mio modo di vedere, per la comunicazione globale l"antico modello mantiene inalterata la sua millenaria rilevanza. Il mondo nel suo insieme non troverà la sicurezza dietro le imponenti mura delle fortezze, bensì solo nell"equilibrio di tutte le sue componenti.

  Gli architetti della nuova casa europea devono capire che i popoli d"Europa, in quanto rappresentanti più dinamici dell"umanità, sono chiamati ad assumere gran parte della responsabilità per il destino di questo nostro mondo. In un simile contesto l"Europa ha bisogno dell"Ucraina come dell"aria per respirare.